Bosco Caproni e le trincee militari

Bosco Caproni e le trincee militari è un percorso a bassa quota nella “busa” di Arco, percorso facile e vario. L’intento di questa camminata è di portarvi alla scoperta delle cave di pietra e alle trincee di guerra.

Dove si trova?

L’itinerario si trova nel Garda Trentino. Il punto di partenza e di arrivo è la località Moletta che si trova tra la città di Arco e la cittadina di Dro percorrendo la strada principale. Arrivando dal lago di Garda si attraversa arco direzione Trento. All’unico semaforo che si trova sulla strada si giro a sinistra. Lungo la stretta stradina a sinistra si trova un parcheggio gratuito dove lasciare la macchina.

Itinerario

Parcheggio la macchina, prendo lo zaino e controllo di avere tutto per la camminata. Nello zaino ho il thermos del tea caldo, il kit del pronto soccorso e ovviamente il GPS. Accendo il GPS e carico la traccia che ho fatto a video la sera precedente. Mi dirigo verso lo stop dove, al semaforo attraverso la strada e trovo il cartello Sat che mi indica il sentiero.

Il segnavia da seguire è il numero 667. Dopo un primo tratto cementato inizio a camminare su fondo sterrato con sassi e gradini. Non è difficile e la pendenza è costante. A lato del sentiero verso valle ci sono delle pietre incastonate nel terreno a delimitare il sentiero.

Stò camminando sul sentiero che è chiamato “sentiero della maestra”. Questo tratto fa parte dell’itinerario che la maestra Caterina Tantardini Bombardelli utilizzava, quasi un secolo fa, per salire da Dro in Braila, località sopra Arco, tutte le mattine, per andare ad insegnare agli scolari del posto, una quindicina di ragazzi e bambini arcensi riuniti in un’unica classe.

Proseguo con calma e guardo per bene dove metto i piedi. Il cielo è azzurro e fa abbastanza caldo. Cammino circondato da lecci quindi entro nel bosco fitto.

Nel bosco trovo muretti a secco e pareti verticali che costeggiano il sentiero. Esco ad un tornante verso destra trovo un bellissimo spot per fare una foto verso Nord. Nello schermo del mio iPhone vedo l’abitato di Dro e le “marocche”, uno spettacolo.

Conosco il percorso ormai ho perso il conto di quante volte l’ho percorso e ogni volta rimango rapito dalla natura e dai panorami. Pochi minuti e arrivo al cartello che mi indica il percorso per il bosco Caproni e l’anello delle trincee.

Il “bosco Caproni” si estende per circa 44 ettari e dal 1996 è di proprietà del comune di Arco. Venne acquistato dall’omonima famiglia arcense, la famiglia di Gianni Caproni nato a Massone poco lontano da questo luogo e “pioniere dell’aria”.

Località case ex Caproni

Ignoro il cartello e vado diritto e mi trovo difronte due case. Sono in località Case ex Caproni. La casa ristrutturata è della Sat di Arco. L’altra è abbandonata ed è recintata per evitare che la gente vi entri.

Svolto a destra e cammino lungo la strada che conduce alle cave di oolite del “bosco Caproni”. Entro e mi trovo nella roccia del dosso di Vastrè, rimango sempre stupefatto dal lavoro fatto dai cavatori e della loro ingegneria. Spesso vengo in questo posto mi rilassa e penso alla geologia dei luoghi dove vivo.

Cave di oolite

In queste cave si estraeva una pietra calcarea detta pietra statuaria adatta ad esser lavorata per produrre statue. Esempio dell’uso della pietra statuaria si hanno nelle statue che ornano il ponte Taro a Parma, la fontana di Piazza Duomo a Trento, le statue di Prato dalla Valle a Padova, la statua del Mosè in piazza ad Arco e alcune statue della Collegiata di Arco.

Ogni volta mi fermo all’interno delle cave in silenzio e m’immagino il lavoro la fatica nel cavare la pietra e nel trasportarla in basso, verso Arco. Oltre a questa applicazione artistica la pietra veniva utilizzata per realizzare tubi per gli acquedotti.

 

Direzione trincee della guerra

Ritorno verso il punto dove c’è il cartello che indica il percorso delle trincee e lo prendo. Sono nella seconda parte del percorso al bosco Caproni e le trincee militari. Cammino nel bosco ben curato. Affronto, ora un breve tratto pianeggiante. Al bivio tengo la destra e scendo nel bosco. Affronto due tornanti stretti scavati nella terra. Altro breve tratto pianeggiante quindi salgo lungo il pendio. Sono alle trincee.

Trincee

Le trincee sono state costruite durante la Prima Guerra Mondiale. Realizzate dai comandi Austriaci per controllare la valle della Sarca. Adoro camminare nelle trincee. L’emozione di camminare in questi luoghi è indescrivibile. Nell’unico punto un po’ difficile c’è una corda per sicurezza. Lungo il tragitto ci sono bellissimi panorami sul castello di Arco, sul Monte Brione e sul lago di Garda verso sud.

Mi fermo spesso per scattare alcune foto al panorama. Mi fermo per inserire alcuni punti sul mio GPS per aggiornare la cartografia del progetto OpenStreetMap.

E’ un continuo sali e scendi su fondo a volte roccioso a volte no, per nulla difficile anzi direi adatto a tutti.  Le trincee furono costruite con muretti a secco e visto il tempo che è trascorso posso dire che furono costruite con molta perizia e dedizione, un lavoro ben fatto.

Esco dalle trincee e mi ritrovo a camminare nel bosco e lungo il sentiero trovo le indicazioni per un punto d’interesse geologico. Sul sito trovo una targa dedicata all’opera preziosa dell’alpino Bruno Perini, appassionato di geologia, che ha scoperto, dissepolto e valorizzato la conformazione glaciale che si può ammirare a fianco del sentiero.

Proseguo le mia camminata e mi ritrovo sul percorso fatto all’andata. Arrivo al bivio dove svolto a sinistra. Scendo lungo il percorso fatto all’andata. Arrivo in pochi minuti in località Moletta. Attraverso la strada e mi dirigo verso il parcheggio dove ho iniziato il percorso.

Mappa e traccia GPS al bosco Caproni e le trincee militari

Last modified: Agosto 4, 2023